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MODA AL CASTELLO

CASTELLO ANGIOINO 14 Giugno 2020

"LA CONOSCENZA DEL PASSATO

È FONDAMENTALE PER COMPRENDERE IL PRESENTE E PROIETTARSI NEL FUTURO CON CONSAPEVOLEZZA"

E’ con tale finalità che la prof.ssa Francesca Massimeo, direttrice dell’Ecomuseo, sin dal suo insediamento avvenuto diciotto anni fa si è rivolta, in particolar modo, ai giovani per far comprendere loro che un bene culturale non è solo una scultura, un quadro, un edificio ma anche un muretto a secco, un viottolo, un abito, cioè tutto quello che l’uomo crea di positivo

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 L’Associazione “Le Antiche Ville, sorta nel settembre 1997 al suo interno ha un Ecomuseo nato nel 1999 e riconosciuto con delibera n.48 del 28 gennaio 2015 dalla Regione Puglia quale Ecomuseo di interesse Regionale.

 Un obiettivo che l’Associazione “Le Antiche Ville” e l’Ecomuseo del Poggio di Mola di Bari si sono posti è, tra gli altri,   quello legato alla propria identità, nonché al recupero e alla valorizzazione del proprio patrimonio ambientale, artistico-   culturale e storico.

 I luoghi della memoria collettiva, i segni del passato, i monumenti, le testimonianze letterarie e musicali, architettoniche e   folcloriche, i manufatti artigianali, i prodotti tipici, gli oggetti della tradizione quotidiana, le favole, i riti e i canti   costituiscono la varietà e la ricchezza dello straordinario patrimonio del nostro territorio, che deve essere preservato per le   generazioni del presente e del futuro.

 LA CONOSCENZA DEL PASSATO, DELLE PROPRIE RADICI È FONDAMENTALE PER MEGLIO COMPRENDERE IL   PRESENTE E PROIETTARSI NEL FUTURO CON CONSAPEVOLEZZA.

 E’ con tale finalità che la prof.ssa Francesca Massimeo, direttrice dell’Ecomuseo, sin dal suo insediamento avvenuto   diciotto anni fa si è rivolta, in particolar modo, ai giovani per far comprendere loro che un bene culturale non è solo una   scultura, un quadro, un edificio ma anche un muretto a secco, un viottolo, un abito, cioè tutto quello che l’uomo crea di   positivo. 

 Ben presto, all’interno dell’Ecomuseo, l’abito antico ha assunto un posto privilegiato per i numerosi lasciti di alcune   famiglie che hanno voluto donare all’Associazione i loro preziosi manufatti.

 Questi abiti, ora in dotazione dell’Associazione e dell’Ecomuseo, appartenevano ad alcune famiglie della media e alta   borghesia di Mola di Bari, Bari, Rutigliano, Noicattaro, Conversano, Triggiano e Roma.

 Citiamo solo alcune di queste benemerite famiglie: Alberotanza, Zippitelli, Mangini, Traversa, De Stasi, Aniello, Berlen,   Mari, Pannarale, Minerva, Morgese, Massimeo, Pappalepore e Fuiano che oltre agli abiti hanno donato biancheria per   adulti e bambini, cappelli, borse, accessori e altro.

 In questi anni, per far conoscere il ricco patrimonio, di cui siamo custodi, abbiamo realizzato numerose mostre e sfilate. Di   queste ultime, le più rappresentative soso state realizzate presso il teatro Van Westerhout di Mola e il palazzo Di Cagno   Abbrescia (Piazza Prefettura) a Bari.

 Le mostre che hanno avuto un grande successo sono state effettuate a Palermo (Palazzo Fatta), a Trani, a Mola presso il   Castello Angioino, presso Casa della Cultura (ex Municipio) e presso Palazzo Pesce; a Rutigliano presso palazzo Settanni   Palazzo Moccia; a Bari presso il circolo Unione, il circolo della vela e presso l’Hotel Palace in collaborazione con il Rotary   Club.

 Tutte le mostre realizzate soso state curate dalla dott.ssa Monica Cannillo, grande esperta e restauratrice di tessuti antichi.

 Un nostro abito del 1800 è stato indossato da Nicole Pinto, figlia di un componente del consiglio direttivo   dell’Associazione, durante la trasmissione GEO & GEO su Rai 3.

 Questi abiti, la biancheria e gli accessori presenti nella nostra collezione, vanno dalla fine del 1700 al 1960.

 Nella nostra collezione, inoltre, sono presenti splendidi abiti da sposa che vanno dalla fine del 1800 al 1960.

 In particolare la famiglia della professoressa Sabina Minerva ha donato un eccezionale abito da sposa nero. Perché nero?   Perché la sposa si era unita in matrimonio con il cognato vedovo e all’epoca cioè all’inizio del 1900 non era possibile   sposarsi con l’abito bianco prima che fossero trascorsi tre anni di lutto.

 Attraverso l’abito antico si ripercorre non solo la storia delle famiglie a cui è appartenuto l’abito ma anche la storia di   un’epoca. Alcuni abiti e accessori sono esposti presso l’Ecomuseo del Poggio di Mola di Bari, sito in via Chiancarelle, nella   contrada di Brenca a Mola.

 

 I giovani, a differenza di ciò che si può pensare, hanno apprezzato, durante le sfilate e le mostre, la fattura e la bellezza dei   tessuti; pertanto dal prossimo anno saranno organizzati dei seminari per studenti delle scuole secondarie di secondo   grado di Mola, Conversano, Bari e Rutigliano.

 Il tema dei seminari verterà sulla conoscenza delle tecniche di tessitura e confezione di un abito e la sua evoluzione fino ai   nostri giorni.

 Ai giovani sarà spiegato che un abito d’epoca è come un libro di storia in quanto descrive il passato per far apprezzare il   presente e prepararsi per le sfide future.

 Nella nostra filosofia, l’abito deve uscire dal museo per farsi conoscere ed apprezzare da una platea sempre più numerosa.

 Lo sforzo che l’Associazione e l’Ecomuseo fanno nel promuovere queste iniziative è anche dettato da un sentimento di   obbligo morale verso chi ci ha donato un bene prezioso appartenuto alla propria famiglia.

 Questa collezione che si arricchisce ogni anno avrà una sede definitiva di esposizione presso un sito che il Comune di   Mola presto metterà a disposizione dell’Associazione “Le Antiche Ville” e dell’Ecomuseo del Poggio di Mola di Bari.

Prof.ssa Francesca Massimeo

Direttrice dell’Ecomuseo

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